
Articolo per cgil lombardia prova
descrizione

prova video 4
Prova video 3

Referendum 2025, urne aperte 8 e 9 giugno. Su cosa si vota e perché
Cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza promossi da sindacati e associazioni al centro della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno

La guerra commerciale e il ritorno del protezionismo
Necessaria una profonda ridefinizione della strategia economica e industriale dell’UE. In Italia necessario rinnovare tutti i contratti nazionali pubblici e privati, i dazi non possono rappresentare l’ennesimo alibi delle nostre controparti per negare/ritardare i rinnovi. Nota Cgil, a cura dell’Area politiche per lo sviluppo

SSN: Cgil, dati Corte dei Conti certificano sottofinanziamento sanità pubblica
“I dati della Corte dei Conti certificano il sottofinanziamento della sanità pubblica, alle prese con crescenti squilibri che denunciamo ormai da troppo tempo”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi a commento di quanto dichiarato oggi in audizione sul Documento di finanza pubblica dalla Magistratura contabile.

Referendum, le conseguenze (favorevoli ai lavoratori) derivanti dall’abrogazione del Jobs Act e il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori
Cgil: stop alle mistificazioni, se passa il referendum netto cambio di rotta in termini di maggiore tutela dei lavoratori e delle lavoratrici

Il Governo Meloni scavalca il Parlamento e approva il Dl Sicurezza, Cgil: riduzione preoccupante degli spazi di libertà e dissenso
Le proteste sindacali rischiano di essere criminalizzate come “interruzione di pubblico servizio” o “blocco stradale”, limitando drasticamente la libertà di riunione e di espressione dei lavoratori

Produzione industriale: Cgil, caduta libera per incapacità di Governo e Ministro Urso
Roma, 10 aprile - "La produzione industriale è ormai in caduta libera: 25 mesi ininterrotti di calo, con una perdita che sfiora su base annua il 5%, fotografano una crisi profonda delle nostre...

Decreto bollette, provvedimento insufficiente rispetto alle reali esigenze delle famiglie e delle imprese italiane
L’Aula della Camera ha confermato la fiducia al governo sul decreto Bollette con 182 voti favorevoli, 113 contrari e 4 astenuti, evidenziando la crescente tendenza a utilizzare massicciamente la fiducia, soprattutto per la conversione dei decreti-legge. Tuttavia, la valutazione politica riguardo a questo decreto è di assoluta insufficienza, non solo rispetto alle ambizioni dichiarate dall’esecutivo, ma soprattutto rispetto alle reali esigenze delle famiglie e delle imprese italiane.